The polemics that accompanied the launch of Fertility Day by the Italian Ministry of Health in 2016 call for a historical reflection on the nexus between health policies, demographic questions, and gender roles that characterize the Italian public debate on the theme of reproduction. In the first half of the twentieth century, interest in the new key term ‘eugenics’ revealed itself in function of the definition of its own role in new national institutions on the part of intellectuals from a medical/scientific background. However, the “negative” themes of the control of reproduction and of autonomous reproductive choices remained marginal. Fascism radicalized these tendencies and combined them in a new populationist outlook in which demographic, healthcare, and even racial politics converged in the emphasis of patriotic maternity and Italian regeneration. In the second post-war, with the abortion question, the theme of reproduction returned to the center of public debate in terms that radically countered preceding logic.
Le polemiche che nel 2016 hanno accompagnato il lancio, da parte del ministero della Salute italiano, della giornata del Fertility Day ripropongono alla riflessione storica il nesso fra politiche sanitarie, questioni demografiche, ruoli di genere che hanno caratterizzato in Italia il dibattito pubblico sul tema della riproduzione. Nella prima metà del Novecento l’interesse per la nuova parola d’ordine dell’eugenetica si rivela funzionale alla definizione del proprio ruolo nelle nuove istituzioni statali da parte degli intellettuali di formazione medico-scientifica. I temi del controllo “negativo” della riproduzione e dell’autonomia delle decisioni riproduttive delle donne rimangono, però, marginali. Il fascismo radicalizza queste tendenze e le compone in una nuova sintesi popolazionista in cui la politica demografica, quella sanitaria e, infine, anche quella razziale convergono nell’enfasi sulla maternità patriottica e sulla rigenerazione degli italiani. Nel secondo dopoguerra, con la questione dell’aborto, il tema della riproduzione ritorna al centro del dibattito pubblico in termini radicalmente contrapposti alla logica precedente.