Virilità fascista e mascolinità berlusconiana nella ricezione di Vincere
di Valerio Coladonato
La ricezione del film Vincere (Marco Bellocchio, 2009) fornisce un utile banco di prova per osservare il modo in cui le figure di Silvio Berlusconi e Benito Mussolini sono state affiancate nel discorso pubblico in Italia. L’accoglienza critica e le reazioni della stampa al film mostrano come una certa concezione della mascolinità abbia contribuito a forgiare la connessione tra i due uomini politici. Il saggio presenta un’analisi di alcuni tratti distintivi del film che sono stati tralasciati nell’ambito della sua ricezione (in particolare, la questione del desiderio femminile). Vengono poi passati in rassegna gli articoli e le recensioni pubblicate in coincidenza con l’uscita di Vincere: emerge l’insistenza del parallelismo Mussolini-Berlusconi come cornice discorsiva che influenza le interpretazioni. Si analizzano quindi alcuni aspetti delle configurazioni mediatiche di Berlusconi che le differenziano da quelle del Duce. Infine, vengono delineate le posizioni dei discorsi dell’antiberlusconismo sui rapporti di gender. Il quadro teorico della discussione consiste, da un lato, negli studi sul ruolo della virilità nel fascismo e, dall’altro, nella letteratura accademica che analizza le fortune politiche e mediatiche di Berlusconi.